Non semplici giocolieri…

Nel mese di luglio Amanda aveva assistito al nuovo spettacolo di Alessandro Sciarroni, Untitled_I will be there when you die, innovativa e non scontata meditazione sull’arte della giocoleria. Il lavoro del coreografo marchigiano le è tornato in mente venerdì scorso mentre nella Rainy Hall di Edimburgo si godeva Smashed del gruppo inglese Gandini Juggling. Fondata nel 1992 da Sean Gandini e da Kati Ylä-Hokkala, la compagnia crea spettacoli scaltri e fantasiosi fondati appunto sull’arte della giocoleria, mostrando come essa non consista semplicemente nel lanciare in aria gli oggetti più diversi, e traendo ispirazione dalla fonti più diverse. Così, Smashed è  un omaggio sbarazzino ma non irriverente a Pina Bausch e, con una leggerezza che non è sinonimo di inconsistenza, in qualche modo conferma quel parallelismo fra atto del giocoliere e gesto coreografico suggerito da Sciarroni. E ciò non soltanto in quanto Gandini inventa sipari esplicitamente ispirati a spettacoli oramai mitici di Pina Bausch – da Kontakhof a Nelken a Cafè Muller – ma in quanto affranca la giocoleria dalla pura tecnica per liberarne insospettate potenzialità creative. E, dunque, i nove artisti in scena non sono semplicemente giocolieri ma attori e danzatori, performer a tutto tondo, per i quali lanciare in aria con disinvoltura un numero sempre maggiore di mele rosse non è più importante di muoversi con grazia fra le sedie che occupano il palcoscenico ovvero fingersi irresistibili seduttori/trici. Due donne e sette uomini danno vita a numeri attraversati da sognante e ammiccante comicità, deliziosa ironia e autoironia, una garbata eleganza che riesce a convivere con un’anarchica sovversione delle convenzioni sociali, come testimonia la parte finale. Un vero gioiello che Amanda consiglia a tutti: cercatelo!

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Smashed, compagnia Gandini Juggling, visto alla Rainy Hall, Fringe Festival di Edimburgo, il 16 agosto 2013.

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